Rosolini – ” Chiediamo ed esigiamo il massimo rispetto da parte della classe arbitrale”. Sono queste le parole del Presidente Errante al termine dell’incontro pareggiato con il Vittoria. Un pareggio che se alla fine può star bene agli ospiti non si può dire la stessa per i locali che contestano la direzione di gara poco felice che li ha penalizzato oltremisura. ” Non è possibile – afferma ancora il massimo responsabile del sodalizio rosolinese – di domenica in domenica subire vere proprie ingiustizie che si stanno rilevando alla fine oltremodo penalizzanti per la classifica. Non vogliamo favoritismi da parte di nessuno ma il rispetto quello lo pretendiamo. Una pretesa legittima alla stregua di tutte quelle persone che ogni giorno si spendono per lo sport rimettendoci quasi sempre di tasca propria. Come dirigenza stiamo predisponendo un vero e proprio dossier di tutti i torniti subiti ad oggi e lo sottoporremo all’attenzione degli Organi competenti per una loro valutazione”. Ed in effetti il Rosolini spesso è stato penalizzato da direzioni di gara poco felici ma nonostante ciò i dirigenti locali non hanno mai aperto bocca dimostrando la massima sportività, come encomiabile l’atteggiamento dei tifosi. Quanto visto domenica nel corso della gara contro il Vittoria evidentemente ha fatto superare il limite. Ad un primo tempo infatti arbitrato in maniera impeccabile, si è contrapposta nella ripresa una direzione di gara veramente infelice e diametralmente opposta neo giudizi. “Oltre al danno -prosegue Errante – anche la beffa in quanto sono stati espulsi due dirigenti, un giocatore,Ricca, e comminata una gratuita ammonizione al bomber Implatini che costringerà ad uno per il prossimo turno. Decisioni potrebbero far immaginare una gara dura e fallosa da parte nostra. Nulla di vero naturalmente e quindi non voglio aggiungere altro, ripeto parlerà chiaramente il nostro esposto”. Sotto l’aspetto meramente tecnico, come detto, ai punti i granata locali avrebbero meritato certamente qualcosa di più nei confronti di un avversario non trascendentale, almeno per quanto fatto vedere in campo domenica.
Giuseppe Lorefice
