Anche a Rosolini, come in tante altre città italiane, il mondo della scuola è sceso in piazza per dire no al progetto di scuola delineato nel disegno di legge e per chiedere un piano di assunzioni che assicuri la stabilità del lavoro e il rinnovo del contratto scaduto da sette anni. Aule deserte e tutti in piazza, genitori compresi, per dire no alla “scuola disegnata dal Governo Renzi. Studenti, insegnanti, personale ausiliario tra slogan e striscioni, sono partiti dalle rispettive sedi scolastiche per concentrarsi in Piazza Garibaldi e associarsi in una giornata di lotta per significare la totale contrarietà ad una legge che penalizza oltremodo gli insegnanti e che assegna super poteri ai dirigenti. Le ragioni della protesta che boccia in toto e senza appello le proposte del governo Renzi sono state illustrate nei giorni scorsi in varie sedi e in vari incontri sia a livello di ogni singolo istituto che in sede congiunta