Secondo giorno di fermo per gli operatori ecologici di Rosolini, che ieri hanno incrociato le braccia perché stanchi di lavorare senza percepire lo stipendio. Questa sembra ormai essere la prassi nel nostro Comune, dato che si accumulano ritardi su ritardi per la corresponsione degli emolumenti sia dei dipendenti comunali che degli operatori ecologici; questi ultimi in particolare sono in attesa della rimanente parte dello stipendio di luglio, tutta la mensilità di agosto e quella di settembre, per non parlare di quella del mese di ottobre dato che ormai siamo arrivati al 17 del mese.
Padri di famiglia che non sanno come fare a pagare le bollette, ad onorare le rate dei mutui, a mantenere i bambini a scuola e i figli più grandi all’Università. Si tratta ormai di una vera e propria emergenza sociale.
Oggi gli operatori ecologici hanno effettuato due ore di raccolta prima di sospendere il lavoro per assemblea; un segnale di apertura anche nei confronti dei concittadini: «vogliamo che si capisca – dicono infatti – che noi non scioperiamo perché non vogliamo lavorare, noi il nostro lavoro lo vogliamo svolgere come abbiamo sempre fatto, mantenendo la città pulita; vogliamo però che i nostri concittadini sappiano in che condizioni lavoriamo, senza poter garantire serenità alle nostre famiglie. Questo non è giusto, e questa volta sciopereremo fino a quando non vedremo almeno gli stipendi di luglio e agosto, senza promesse e senza proclami: vogliamo i nostri soldi».
Gli operatori ecologici si chiedono dove siano finiti i soldi per pagare i loro stipendi, dato che «le altre spese si affrontano, ma sembra che per pagare gli stipendi non ci siano mai fondi. Anche gli altri Comuni hanno subito un taglio dei trasferimenti regionali e statali – spiegano – ma come mai non si sente di scioperi degli operatori ecologici a Noto, ad Avola, a Pozzallo? A Portopalo hanno scioperato 10 giorni fa, ma erano in ritardo con i pagamenti di un mese soltanto. Noi allora cosa dovremmo fare? Questo sindaco e questa amministrazione non riescono a garantire i servizi più basilari ai cittadini, come la pulizia delle strade e la raccolta della spazzatura. Sappiano i nostri concittadini che l’immondizia fino ad oggi è stata raccolta perché noi l’abbiamo voluto nonostante non riceviamo lo stipendio, non è sicuramente grazie al sindaco se la città è pulita».
Giovanna Alecci