Un piano straordinario per offrire una reale possibilità di rinascita ai giovani che hanno superato la dipendenza da sostanze. È questo l’obiettivo del disegno di legge presentato all’Assemblea Regionale Siciliana dal deputato Carlo Auteri, primo firmatario, assieme ai colleghi Pace, Abbate, Giuffrida e Marchetta.
Il provvedimento nasce dalla consapevolezza che la cura dalla dipendenza non può considerarsi completa senza un vero reinserimento nel tessuto sociale e produttivo. Troppo spesso, infatti, i giovani che riescono a portare a termine un percorso di disintossicazione si trovano a dover affrontare un nuovo ostacolo: la difficoltà di essere accettati dal mondo del lavoro. Una barriera che alimenta marginalità, stigma e, in molti casi, il rischio di ricadute.
“Chi ha avuto il coraggio e la forza di uscire dal tunnel della dipendenza – afferma Auteri – non può essere lasciato solo nel momento più delicato, quello del ritorno alla vita normale. Questa legge vuole costruire un ponte tra il percorso terapeutico e il mondo del lavoro, offrendo strumenti concreti e dignità a chi ha scelto di ricominciare”.
Il disegno di legge prevede un insieme di misure volte a incentivare l’assunzione di giovani tra i 18 e i 40 anni che abbiano completato con successo un percorso di recupero in strutture accreditate. Le imprese che decideranno di accoglierli potranno beneficiare di sgravi contributivi e crediti d’imposta, ma anche di percorsi di tutoraggio e formazione dedicati, in collaborazione con i Ser.T. e con la rete regionale sulle dipendenze. Allo stesso tempo, la norma sostiene la creazione e l’ampliamento delle strutture di riabilitazione attraverso contributi a fondo perduto, con l’obiettivo di ridurre la migrazione sanitaria e garantire un sistema territoriale più efficiente.
Per Auteri, si tratta di un passo avanti che dà piena attuazione alla legge regionale 26/2024, che ha istituito il sistema integrato di prevenzione, cura e inclusione sociale in materia di dipendenze. Il nuovo disegno di legge ne rappresenta un’estensione operativa, capace di trasformare la riabilitazione in una vera opportunità di reinserimento.
“Il recupero non deve fermarsi alla disintossicazione – sottolinea Auteri – ma proseguire con l’inclusione lavorativa, che è la chiave per restituire autonomia, fiducia e prospettiva a chi vuole ricostruirsi una vita. È un investimento sociale, prima ancora che economico, che riduce le recidive, alleggerisce i costi pubblici e restituisce alla comunità cittadini attivi”.
Il piano proposto, spiega ancora il deputato siracusano, è sostenibile sul piano finanziario, in quanto cofinanziabile con il Fondo Sanitario Nazionale e con fondi europei, e perfettamente coerente con le competenze regionali in materia di sanità, politiche sociali e lavoro.
“Dietro ogni dipendenza c’è una persona, una storia e una possibilità di riscatto – conclude Auteri –. La Sicilia deve farsi carico di queste vite non solo con l’assistenza sanitaria, ma con la fiducia. Restituire dignità attraverso il lavoro significa credere davvero nella seconda possibilità, ed è questo il cuore di questa proposta di legge”.

