COMUNICATO STAMPA
Siracusa, 16 luglio 2025
La bozza della nuova rete ospedaliera regionale, attualmente in discussione, conferma la volontà della Regione Siciliana di procedere verso la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, previa classificazione di DEA di II livello, il massimo livello di assistenza ospedaliera previsto. Un riconoscimento importante, che però resta legato all’autorizzazione definitiva che ancora non arriva ed alla realizzazione di una struttura ancora tutta da costruire, con tempi stimati non inferiori ai 5-6 anni.
Con grande amarezza segnaliamo che per anni abbiamo assistito ad un consistente depotenziamento dei servizi sanitari della provincia: tagli progressivi e costanti dei posti letto delle strutture pubbliche, tagli del personale sanitario, calo del livello qualitativo delle prestazioni, allungamento delle liste di attesa, chiusura di più servizi territoriali, progressiva carenza dei medici di base. A fronte di questo non ci sono state azioni, proteste, grandi manifestazioni, mobilitazioni significative. Si è tollerato, nonostante le denunce per chiusure di strutture e disservizi di un comitato spontaneo in difesa della 194 e dei consultori, che nessuno battesse ciglio. Si è accettato che dall’aprile del 2024 ad oggila conferenza dei sindaci non si riunisse perdendo ogni possibilità di rapporto tra i cittadini e le istituzioni.
Nel frattempo, ecco i risultati, la bozza in discussione prevede riduzioni significative dei posti letto nella provincia, già in affanno sul piano dell’offerta sanitaria. Secondo i dati attuali, Siracusa perderà 25 posti letto per acuti (tra ordinari e day hospital), a fronte di un modesto incremento di 8 posti per post-acuti. La variazione netta è quindi negativa, in una fase in cui i servizi ospedalieri provinciali soffrono già una cronica carenza di risorse, personale e strutture.
Nel dettaglio:
- Il futuro ospedale di Siracusa (non ancora definito) otterrà, una volta realizzato, 51 nuovi posti letto per acuti (tra cui cardiochirurgia, neurochirurgia, chirurgia toracica e maxillo-facciale) e 8 per post-acuti. Alcuni di questi potrebbero essere anticipati nell’attuale Umberto I, dove sono già previsti 8 nuovi posti letto di chirurgia pediatrica, pur non rientrando tra le discipline del DEA di II livello.
- Sempre all’ Umberto I, si registra un aumento da 38 a 44 posti letto in terapia intensiva, ma scompaiono 16 posti di terapia semintensiva attivati durante l’emergenza Covid.
- L’ospedale di Avola perderà 13 posti per acuti, mentre a Noto ci sarà un incremento di 8 posti in day-hospital, ma un taglio di 8 posti in riabilitazione. A Notoparticolarmente grave è la penalizzazione dell’Ortopedia-Traumatologia, un reparto riconosciuto da Agenas tra le eccellenze nazionali per volume e qualità della chirurgia protesica. Con 14 posti letto (12 ordinari + 2 DH), oltre 1.000 interventi l’anno, un tasso di occupazione del 107% e una mobilità attiva in aumento, rappresenta un modello virtuoso che andrebbe rafforzato, non depotenziato.
- Il Muscatello di Augusta guadagna 10 posti letto in geriatria, ma ne perde 4 in ORL e oncologia.
- L’ospedale più penalizzato è quello di Lentini, che perde 22 posti per acuti (tra cui la soppressione completa della geriatria), e ne guadagna solo 2 per riabilitazione, con conseguenze previste sulla mobilità passiva verso Catania.
Un’ulteriore criticità rilevata riguarda l’assenza, nella bozza, della Radiologia Interventistica per il futuro DEA di II livello, e della voce Centro Amianto per il Muscatello, forse,potenzialmente frutto di errori nella documentazione.
Nulla si dice, infine, sul personale necessario a garantire l’attivazione dei nuovi servizi e nemmeno sui tempi certi di attuazione delle modifiche previste.
La bozza ha sollevato una forte reazione istituzionale. Nella recente riunione della Conferenza dei sindaci della provincia di Siracusa, i primi cittadini hanno espresso una netta contrarietà al piano così com’è: il taglio dei posti letto non è accettabile senza che sia operativo il nuovo ospedale. Inquietante la dichiarazione di un sindaco sulle conseguenti riduzioni nel parco ambulanze del 118.
Lunedì i sindaci produrranno un documento unitario, poi presentato in Commissione Salute dell’ARS il prossimo 22 luglio, per chiedere la conferma dell’attuale dotazione di 803 posti letto ed il rinvio di ogni riduzione solo dopo la reale apertura del nuovo nosocomio.
Per questo Gruppo di lavoro, la nuova rete ospedaliera regionale sembra muoversi su una logica di tagli immediati e promesse future, che rischia di aggravare una situazione già fragile, con ricadute potenzialmente gravi sul funzionamento dei pronto soccorso e sull’accesso alle cure per i cittadini siracusani.Dire no all’ipotesi della nuova rete ospedaliera fino alla costruzione del nuovo ospedale legittima positivamente l’attuale condizione dei servizi sanitari in provincia che continua ad essere carente, lacunosa, inaccettabile, prova ne è il peggioramento delle liste di attesa.
E’per noi auspicabile chesi lavori per promuovere il benessere della persona nel suo complesso; per costruire una rete integrata: con i sindaci dei Comuni, i servizi delle Aziende Sanitarie, le singole persone, le famiglie e il volontariato per creare una rete di supporto territoriale, per assicurare risposte efficaci e appropriate alle diverse esigenze. Le proposte non possono essere discusse senza che il territorio, le persone ne sappiano nulla. La Regione tenga conto delle peculiarità e delle fragilità del territorio, evitando decisioni che potrebbero aumentare il disagio sanitario e sociale per migliaia di cittadini.
Antonella Fucile
Responsabile Sanità
Partito Democratico Provinciale di Siracusa
Piergiorgio Gerratana
Segretario Provinciale
Partito Democratico Provinciale di Siracusa