Dura presa di posizione del consigliere comunale e vicepresidente della commissione consiliare Affari Generali Piergiorgio Gerratana in merito all’approvazione del piano commerciale e del comportamento tenuto dal civico consesso nel corso della seduta. Gerratana accusa gli amministratori in carica e la coalizione che lo sostiene di mancanza di rispetto dell’avversario politico e della volontà popolare. In una nota indirizzata al componenti la Commissione Consiliare (Salvatore Giummarra, Carmelo Licitra, Concetta Cicciarella e Concetta Calvo) e della quale lo stesso fa parte, punta il dito contro gli amministratori e precisa: “Non parteciperò a nessuna seduta di commissione consiliare che abbia all’ordine del giorno la revisione dello Statuto comunale fin quando la maggioranza consiliare che sostiene l’attuale sindaco non dimostri con atti pubblici e concreti la volontà di un cambiamento di passo che abbia come base valoriale la lealtà, la verità e il rispetto dell’avversario politico e della volontà popolare”. Gerratana nella sua nota fa riferimento in particolare a quanto accaduto nel corso dell’ultima seduta consiliare “bollando” il comportamento della coalizione amministrativa, responsabile a suo giudizio, di essere venuta meno alle promesse fatte in campagna elettorale. “Un dietrofront incredibile e devastante – afferma Gerratana – proprio per chi aveva riposto la sua fiducia nelle persone che oggi compongono la maggioranza consiliare e la giunta municipale. La categoria del tradimento, cioè l’atto e il fatto di venire meno a un dovere o a un impegno morale o giuridico di fedeltà e di lealtà, è qualcosa che incrina i rapporti non solo tra l’eletto e l’elettore, ma anche tra le forze politiche della maggioranza e tra maggioranza e opposizione consiliare. Questo è il quadro politico che abbiamo davanti: spaccato, diviso, frastagliato, incapace di rispondere alle esigenze dei cittadini che dopo le elezioni si attendevano un cambiamento. Cambiamento che non arriverà fin quando la città sarà retta da un sindaco poco lungimirante che ha fatto del proprio programma elettorale carta straccia”.