L’ecomostro di Rosolini, ovvero la costruzione del Cavalcaferrovia, comincia a prendere forma. Un’opera pubblica che alla fine porterà via ai cittadini – contibuenti 5 milioni di euro. Oggi la stragrande maggioranza dei rosolinesi ritiene che il Cavalcaferrova è davvero inutile. Uno spreco di risorse, un’opera devastante per il territorio. Una montagna di cemento armato che sorgerà da qui a poco sotto corso Savoia , sotto piazza Garibaldi. Si tratta di un vero e proprio svincolo autostradale che i cittadini si ritroveranno sotto casa. Chi l’ha voluto non ha minimamente pensato alle possibili ripercussioni sul territorio. Dall’ inquinamento acustico ed atmosferico ai disagi per gli automobilisti che dovranno percorrere la nazionale ( Statale 115).
E pure non si può dimenticare la gioia degli amministratori del recente passato, i quali avulsi dalla gioia degli obiettivi raggiunti hanno festeggiato con magliette che sponsorizzavanogli obiettivi raggiunti.
L’agone politico del tempo, aveva messo in ridicolo l’unica azione di ribellione, dell’ex deputato dell’Mpa, Pippo Gennuso. Se sul Cavlcaferrovia adesso c’è silenzio è solo perchè non è ancora evidente il danno permanente che si sta concretizzando a Rosolini. Tra l’altro questa struttura non serve neanche alle Ferrovie, anzi alle pochissime vetture che sono quasi sempre vuote con a bordo qualche extracomunitario.
Viene spontaneo chiedersi: ma non sarebbe stato meglio se i soldi fossero stati spesi per ammodernare la strada della morte, la Rosolini – Pachino che ha provocato tanto sangue e lutti? Invece no. Rosolini avrà l’ecomostro. Piaccia o non piaccia.(dal giornale on-line nuovo sud)
