Inadempiente, un cittadino sarà ora costretto a pulire di tasca propria il canale di raccolta delle acque sul quale insiste il terreno di sua proprietà a Marina Marza. I detriti che ostruivano l’alveo hanno causato l’allagamento in via della Malva.
Il Comune, oltre a stanare il responsabile di quell’allagamento, ha proceduto alla conta dei danni scaturiti dalle eccezionali piogge verificatesi nei giorni scorsi. Risultano purtroppo molteplici e gravi, pertanto gli amministratori sono già pronti a richiedere alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità naturale.
Nel frattempo, sono iniziati i lavori necessari al deflusso delle acque verso il mare, che consentirà di asciugare le zone alluvionate, con particolare riguardo ai terreni prospicienti a via della Malva. Tali lavori, come anticipato, saranno eseguiti con uomini e mezzi del Comune e a spese del cittadino che non ha rispettato l’ordinanza di Protezione civile, emessa dal Comune lo scorso settembre.
L’ordinanza imponeva appunto la pulizia dei canali ricadenti sui terreni dei privati.
Il sindaco Piero Rustico ha effettuato ieri un lungo sopralluogo nelle zone allagate, concordando con i tecnici gli interventi da attuare per far rientrare la situazione nella norma. «Le migliorate condizioni atmosferiche – spiega Rustico – ci hanno consentito di ispezionare il bassopiano ispicese, facendo una prima stima dei danni. In particolare, abbiamo appurato che il destinatario di una ordinanza emessa nei mesi scorsi dal responsabile della Protezione civile comunale non ha dato esecuzione alla stessa, causando l’intasamento del canale che convoglia le acque delle zone alluvionate verso il mare. Ieri, uomini e mezzi del Comune sono intervenuti drasticamente per eseguire i lavori in sostituzione della persona inadempiente e con spese a suo carico, così da creare le condizioni per un pronto ritorno alla normalità. L’occasione è stata propizia per renderci conto della preziosa opera compiuta dal «Consorzio idraulico volontario della saie della Marza», che ci consentirà, con un semplice intervento in sostituzione dell’inadempiente, di far correttamente defluire la straordinaria massa d’acqua trattenuta nella depressione naturale in prossimità di via della Malva. Intanto, ho dato disposizione di redigere gli atti necessari da presentare alla Regione, utili alla richiesta dello stato di calamità naturale. Le eccezionali piogge dei giorni scorsi hanno danneggiato le colture e, di conseguenza, l’economia agricola».